A dicembre 2013 lanciavo il mio primo crowdfunding, volevo scrivere il mio libro Appassionate, ma non avevo i soldi né per farlo, quando si scrive per mesi bisogna pur pagare le bollette! né per il viaggio che era necessario a raccogliere il materiale per i capitoli. Il crowdfunding è stata la mia prima vera importante presa di responsabilità nei confronti della mia idea, della mia passione. Sì perché sebbene esattamente un anno prima avessi lasciato il mio lavoro di autrice tv per dedicarmi alla scrittura, la mia passione, e sebbene lo avessi fatto con dedizione totale, scrivendo un romanzo, un film e almeno due soggetti per serie tv, il mondo non sembrò accorgersi di me, né in quell’inverno né in quello successivo.

Cosa mancava? Cosa, pur avendolo sotto il naso, non riuscivo a vedere? Cosa dovevo fare perché tutta la mia fatica si trasformasse in serenità?  

In quell’anno avevo faticato molto, ristrettezze a non finire, paura da non dormire la notte, eppure se stringendo la cinghia sapevo di potere resistere, capisco oggi che non era il sacrificio a farmi più paura, bensì il successo, l’abbondanza, la soddisfazione.

La verità è che ero molto più preparata a resistere che a sbocciare, avevo più l’abitudine a rinunciare che a chiedere.

Eccola la vera lezione che ho imparato e che ho voluto raccontare con il libro e ora con il sito di Appassionate.

Per trasformare la nostra passione nel nostro mestiere dobbiamo prenderci la responsabilità di riuscire, di scoprire che quella vita può esistere, non perché l’abbiamo sognata (ah quanto non mi piace questa parola) ma perché l’abbiamo voluta, studiata, creata, e sentita dentro.

La responsabilità per la nostra passione non è solo necessaria per lavorare, guadagnare, ma per raccontare al mondo chi siamo e in cosa crediamo. Quello che facciamo tutti i giorni, il nostro lavoro, non è altro che il nostro mostrarci al mondo. Non si esiste solo quando si è perfette, si esiste innanzitutto e poi si cresce, si cambia, si aggiusta e si cresce ancora.

Con Appassionate.eu voglio costruire una piattaforma editoriale di storie al femminile, reali, concrete e ispiranti. Voglio dare ai lettori italiani la possibilità di conoscere storie d’intraprendenza, di creatività, esemplari del modo femminile di intervenire nel mondo, perché fare impresa è questo: dire la nostra sul mondo.

Le storie hanno un altissimo potenziale di formare l’anima, e io che so fare solo questo, voglio raccontare storie, che sia una di queste che vi illuminerà sulla vostra passione? O che vi darà la spintarella per iniziare ad andare?

Lavorerò nei prossimi mesi affinché Appassionate.eu cresca e faccia da cassa di risonanza alle storie avvincenti di tantissime donne che in Italia e nel mondo stanno facendo del proprio punto di vista sulla realtà la loro impresa.

Nei prossimi mesi continuerò anche a raccontare le Appassionate in Italia e mi auguro voi vorrete essere con me.

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