Dopo il caffè e il consueto giro in balcone per verificare come hanno passato la notte i fiori in balcone, questa mattina ho ripreso in mano il progettone di Appassionate. Per chi non lo sapesse Appassionate nasce come libro, un reportage narrativo che racconta come le donne fanno impresa in Italia, e oggi, dopo un anno sta per diventare qualcos’altro, il progettone appunto. Ho una lunghissima lista di cose da fare e da capire e non nego che a volte mi blocco, per la paura di andare avanti. Ho capito in quest’ultimo anno, che questo non è un motivo per piangermi adosso, nè per rinunciare, anche se ammetto ogni volta mirallenta.

Ho imparato infatti in questi ultimi due anni che ho dedicato al crowdfunding e alla scrittura di Appassionate che è nell’agire che io mi riattivo. Direte voi, ma se sei bloccata, confusa e impaurita, difficile che tu riesca  a fare qualcosa. Vero! Spesso ho assecondato la mia paura, i blocchi e ho rinunciato. Ho lasciato passare del tempo e poi sono ritornata là, a vedere che effetto mi faceva, e così è successo che un pochettino alla volta, passi microscopici alla volta io ho cominciato a memorizzare l’esperienza che la paura passa, e che ciò che credevo impossibile diventa possibile.

prendersi cura

FACENDO HO INCAMERATO L’ESPERIENZA CHE POSSO FARE.

Può essere più o meno difficile, e per me a volte è difficilissimo, ma mi impegno a ricordare che quella sensazione di impossibilità non è la verità, perchè ormai so che passa, svanisce, e che arriva il giorno in cui tutte le cellule del mio corpo saranno convinte che ciò che mesi prima sembrava impossibile, quel giorno si può fare.

Credo che le donne del nostro secolo subiscano la cultura di questa profonda mancanza di esperienza, esperienza del fare cose nuove, del fare errori e poi ripartire, esperienza di chiedere. Credo convintamente che è proprio superando quel limite noi donne scopriremo dentro di noi nuovi territori del sentire e dell’immaginario che ci permetteranno di essere come non mai le nuove artefici della realtà in cui tutti abitiamo. Questo racconta anche il mio libro, come 10 imprenditrici partendo dalla loro passione hanno trovato la forza di investire sulla loro idea e diventare autonome, creando valore sociale ed economico.

hitalk

Questa mattina, dopo aver annaffiato i fiori e inviato alcune mail facili, sono uscita a prendere un caffè in piazza; mi ero bloccata. Bloccarsi, inevitabilmente fa scattare in me il senso di colpa, il senso di incompetenza, e questo scava ancora un poco la mia buca. Camminavo piano, triste e rallentata, eppure una parte di me ricordava che se avessi fatto un gesto, un gesto non troppo grande per affermare la mia intenzione sarei uscita dall’angolo. Così mi sono seduta al sole davanti ad un caffè e ho studiato  una brochure che mi serviva per il mio progetto. Poi sono rientrata ho preso appuntamento con i referenti di de progetto che avevo studiato e ho scritto questo articolo.

L’impossibile non è vero, io posso e fuori è ormai estate.