L’appassionata di settembre si chiama Elisa si è laureata in economia, e oggi illumina le donne.

“Ho scelto economia perchè credevo che sarebbe stato più facile, Invece…” Il seguito della storia lo conosciamo in tante. Il mondo sembra essere diviso tra chi all’università ha scelto seguendo il dovere e chi si è lanciato a fare la cosa che sa sempre gli piaceva, scoprendo poi che non bastava per riuscire a farlo. Nell’uno e nell’altro caso infatti è necessario un elemento magico, un enzima si direbbe in chimica, affinché la propria vita si accenda.

Elisa Caltabiano ha creato la sua impresa ViviAccesa dopo aver per prima, cercato e trovato l’enzima segreto.

“Sono sempre stata interessata all’anima umana, alla sua evoluzione. Scegliere economia mi era sembrato un compromesso che poteva mantenere l’equilibrio necessario, e per un po’ è stato così.”

Proponendo nel suo lavoro il servizio di motivatrice/attivatrice di business, Elisa si è resa conto che tante delle sue clienti erano bloccate nell’esporsi, nel vedersi. Un blocco che lei stessa conosceva, e che non poteva negarlo, aveva anche nella mia vita privata. Il blocco lo conosciamo tutti, uomini e donne. Non è vero?

Passano gli anni e la vita, le sue promesse e le sue potenzialità  sembrano ridimensionarsi. L’educazione che la cultura ci impone, gli studi fatti, i master e i corsi conseguiti non sembrano essere gli strumenti per vivere felici.

Elisa si è chiesta da dove veniva quel blocco, perché ce l’avevano in tanti? Perché anche lei sentiva di averlo? Elisa ad un certo punto si è resa conto che il dovere non produceva nessuna vera soddisfazione interiore, mentre il piacere mancava un po’ in tutti gli ambiti.

“Ordine, regole, ricompense solo alla fine di lunghi percorsi, immaginario di felicità per tutti uguale, ad un certo punto, succede nella vita di tutti, scopriamo che il sistema in cui sono educati centinaio di migliaia di individui, non tiene conto  dell’unica cosa veramente importate delle nostre vite, l’individualità, la nostra specificità.” 

Ma non è facile fare diversamente, nemmeno per Elisa che ha investito anni di ricerca personalissima, prima di incontrare l’interlocutore giusto per la sua crescita. “Ho cercato  la mia passione nel mondo. Stati Uniti, Ibiza, finalmente ho incontrato la persona che mi ha insegnato a capire il piacere, e ho iniziato a studiare con lei.”

Il piacere passa per il corpo, ed è lì che bisogna cercarlo, prima di portarlo in tutti gli altri ambiti della vita.

“Non era solo una questione di sesso, eppure era anche quello. Ormai vivevo il mio sesso con noia. Ho capito poi che era perché non ero in contatto con me stessa nel modo giusto. Ho cercato tanto, senza trovare soluzioni reali. Poi ho scoperto che il piacere sessuale illuminava tutti gli altri ambiti, ho studiato, ho imparato. E finalmente mi sono accesa, mi sono illuminata. È stata un’epifania. Per ciò ho deciso che tutte meritavamo di vivere accese, e ho fatto diventare la mia esperienza il mio lavoro: accendere le donne.”

Il piacere non è solo conseguenza di azioni sul nostro corpo o di azioni nel mondo, ma piuttosto ha a che vedere con la nostra connessione interiore, l’amore che abbiamo per noi, la capacità di arginare i nostri fantasmi o di perdonarli.

“Molte delle donne che frequentavo o che ancora oggi sono mie clienti hanno adottato come motore della vita il dovere” Il dovere logora ogni giorno e non rinnova mai, eppure in tante abbiamo scelto questa strategia. “Il corpo e il subconscio accumulano tutte le rinunce di sé, che si accumulano in strati che ci separano la nostra sensibilità dal mondo che ci circonda.”

Imparare a scegliersi, iniziando dal piacere sessuale, scegliere per esempio di farlo per sé e con sé, e non delegare solamente all’atto condiviso con il partner, è una delle esperienze su cui insiste Elisa, con la sua impresa ViviAccesa. Il piacer sessuale non come conseguenza di chissà quali acrobazie, ma come esperienza di amore per sé.  Imparare a riconoscere la propria modalità di fare l’amore, smontare l’immaginario tutto maschile, di un orgasmo come culmine, momento che tutto deve soddisfare, ma scoprire i propri tempi e le proprie caratteristiche.

Un amore vissuto così, racconta Elisa, accende l’identità personale, e è nell’identità personale che sta la radice di cosa sappiamo fare, e di ciò che dobbiamo fare nel mondo.

“Perché come tante volte lo abbiamo pensato è solo nel riconoscimento di noi stesse che passa il riconoscimento delle altre, e del mondo che ci circonda.”

 

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