“I soldi ci sono, ma non vengono usati, dobbiamo raccontarlo a tutti”, davanti ad un caffè mattutino, sabato scorso Marina Azzolini mi ha raccontato come insieme a David Pelilli, che ha avuto l’idea, hanno creato Trovabando, società che aiuta a trovare il bando per finanziare idee o startup.
Da tempo pensavo di fare un passo in quella direzione con Appassionate, ma ho spesso rinunciato, spaventata all’idea di impelagarmi in qualcosa di più grande di me. Per uscire dall’empasse, proprio come ho fatto ogni volta che ho avuto bisogno di un consiglio, sono andata alla fonte per farmi informare e ispirare da una donna che sicuramente ne sapeva più di me.
“Anche noi come tutte le imprese che nascono da un’idea abbiamo avuto bisogno di tempo ed energie per crescere. Per un anno, prima di partire, abbiamo lavorato costantemente per realizzare tutto il necessario: dal sito all’algoritmo che permette di trovare il bando su misura per imprese o persone. Abbiamo lavora notte e giorno, ovviamente all’inizio senza stipendio, ma quando alla cosa ci credi…”
E sorride certa di essere capita, io ricambio, grata che sappia cosa faccio, mentre mi spiega che oggi quello che fa è tutta la sua vita.
“Dai bandi regionali a quelli europei, ci sono tantissimi finanziamenti che regolarmente non vengono richiesti. La burocrazia è spesso complessa e contorta e tanti si scoraggiano, ma con il nostro aiuto in molti riescono ad accedere e finalmente partire o fare un balzo avanti con la propria imprese.” Mentre parla, ha la felicità negli occhi, consapevole di fare qualcosa di importante.
“Abbiamo realizzato un algoritmo che permette di trovare il proprio bando, ma non è un database, anzi. Funziona inserendo dati pubblici della società e privati, così riusciamo a trovare veramente quello che va bene per ogni realtà specifica.Ci vuole un buon equilibrio tra visione e concretezza, per selezionare progetti che hanno senso.”
E loro a quanto pare ce l’hanno, considerando che da quando esiste Trovabando, su cinquanta progetti presentati, cinquanta hanno ottenuto il finanziamento.
“Ci sono realtà virtuosissime che hanno bisogno del nostro pezzettino di conoscenza finanziaria per riuscire a fiorire; noi facciamo questo. E questo ci dà un’enorme soddisfazione, durante il percorso conosciamo intimamente le persone e alla fine tifiamo per loro. E insieme ce la facciamo. Come il caso di Giovanna, romana, separata con due bambini, che sognava di aprire un laboratorio dove realizzare tatuaggi. Ha ottenuto il suo finanziamento, e oggi fa il suo lavoro serenamente ed è felice.”
Marina è nata nel 1985 e laureata in intermediazione finanziaria, ha lavorato per diverse aziende, addirittura più di un lavoro alla volta per guadagnare il necessario, proprio per questo alla proposta di David di collaborare con Trovabando ha scelto di creare un’impresa che avesse i suoi valori, in cui credere fin dall’inizio.
“In un’impresa che crei, il senso di quello che fai sei tu stesso, è tutto un fluire, più bandi facciamo vincere più cresce la nostra consapevolezza, e cresce la nostra società.”
Marina è energia pura, che le brilla negli occhi e nelle parole forti e visionarie.
“Adesso stiamo lavorando per un round di finanziamento che ci permetterà di realizzare un altro algoritmo. Sono insonne da giorni, ma è come un amore, non lo lascio andare.” Sorride timida ma poi instancabile ricomincia. “Sono stati i nostri clienti, quelli che hanno già vinto dei bandi, a suggerirci di creare un servizio che permetta loro di essere aggiornati costantemente sui nuovi bandi che potrebbero interessare la loro impresa.” Ci pensa un po’ e poi aggiunge
“E’ fondamentale ascoltare i feedback dei clienti per capire come implementare i servizi, è una cosa che tutte le imprenditrici devono tenere in considerazione. Così si fa l’impresa, si realizza a mano a mano, perché non si ha mai l’idea completa di quello che si vuole fare.”
La finanza agevolata diversamente dall’opinione generale che la vuole accessibile solo per chi ha conoscenze o contatti diretti è una reale possibilità per iniziare o dare uno slancio propulsivo ad una buona idea. “Molti sono i finanziamenti dedicati all’impresa femminile, per esempio, ma poche ne sono a conoscenza. Poche sanno pure che alcune banche hanno stipulato accordi con ABI per concedere finanziamenti agevolati alle loro imprese. Le informazioni si perdono tra le tante cose da sapere, il nostro algoritmo tiene conto di tutto e sempre riusciamo a trovare la soluzione.”
Marina è profondamente votata alla causa, non solo della sua azienda ma proprio all’idea che immettere energie economiche in maniera sensata e appassionata permetterà a tante persone di risolvere la propria situazione economica, migliorando quella del paese.
“Facendo questo lavoro sono cambiata profondamente, prima avevo un po’ la sindrome della prima della classe, se non era tutto perfetto, non facevo niente. Adesso ho scoperto invece che l’errore non uccide nessuno, e che sbagliare è l’unico modo per imparare. Sembra un paradosso, ho scoperto che l’ansia si placa facendo le cose… insieme ad un buono sciroppo per la gastrite.”
Ridiamo, stiamo bene, il clima è emozionante a quel punto, dalla colazione siamo arrivate all’ora di pranzo, e sembra che nessuna delle due voglia andarsene, ci salutiamo convinte di aver trovato l’una nell’altra un pezzettino che mancava… almeno per quella giornata.
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